17 ottobre 2011

MCmicrocomputer è on-line!

Grazie al paziente lavoro di Andrea De Prisco, ex collaboratore e vicedirettore, è ora possibile sfogliare tutti i numeri della storica rivista (1981 - 2001), 218 numeri on-line!

Link: http://www.mc-online.it/

L'articolo seguente è preso da qui.

MCmicrocomputer, per brevità MC, è stata una delle riviste storiche di informatica in Italia. Diretta prima da Paolo Nuti e poi da Marco Marinacci fu edita da Technimedia (Roma) dal 1981 al 1999 e da Pluricom (Roma) dal 1999 al 2001.
Nacque, contemporaneamente alla rivista "sorella" AudioReview, da una cerchia di collaboratori del Gruppo Editoriale Suono (Roma) come proseguimento della testata Micro & Personal Computer.
Il primo numero di MC fu pubblicato nel settembre del 1981; l'ultimo numero, il 218, nel giugno 2001, quando Pluricom cessò l'attività chiudendo le pubblicazioni. La rivista è stata per molti anni leader nel campo dell'informazione relativa all'IT.

Argomenti trattati

Come poche altre riviste dell'epoca, MCmicrocomputer dedicava spazio agli argomenti più svariati: oltre alle recensioni approfondite di hardware e software e ai programmi scritti dai lettori o dai redattori, copriva infatti argomenti tecnici quali i linguaggi di programmazione, le architetture dei calcolatori, i cosiddetti giochi intelligenti o Intelligiochi, in cui si proponevano algoritmi e programmi per un approccio ludico alla matematica, alla crittografia, alla linguistica ed alla logica. Ampio spazio della Rivista era dedicato anche alle rubriche "Informatica & Diritto", "Cittadini & Computer", "Grafica", "Desktop Publishing", "Computer e Video", "Digital Imaging" e a tante altre.
Tra gli aspetti più originali di questa rivista va ricordata la pubblicazione regolare di brevi racconti, spesso di fantascienza, in una rubrica curata da Elvezio Petrozzi prima e da Marco Calvo poi (un'idea questa poi ripresa da altre riviste tra cui Macworld Italia e Computer idea).
Un'altra rubrica molto seguita è stata quella della programmazione in C su Amiga curata da Dario de Judicibus.

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