27 agosto 2015

Sharp MZ-721 (dalla mia collezione)

...scatola e manuali originali.


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Anno di rilascio: 1982 (Giappone), 1983 (Regno Unito)
CPU : Zilog Z80 a 3,5 Mhz
RAM: 64K
ROM: 2K
Testo: 40×25 caratteri
Grafica: 80×50 pixels
Audio: 1 canale mono
Memoria di massa: cassetta 1200 bits/sec.
Dimensioni: 440 x 86 x 305mm
Peso : 4,0 Kg

Fonte: http://www.dizionariovideogiochi.it/doku.php?id=sharp_mz-700

I tre primi modelli della serie di personal computers MZ-700 furono lanciati commercialmente da Sharp Corporation in Giappone nell'Ottobre del 1982 e solo un anno dopo in Gran Bretagna, andando a sostituirsi ed a succedere ai vecchi modelli della serie MZ-80: 
- il modello MZ-711 era quello “base” e non integrava alcuna periferica, tant'è che era necessario collegare il proprio computer ad un registratore audio per potere utilizzare almeno un supporto di memoria di massa e ad un televisore da utilizzare come video, rappresentando in questo un notevole stacco dai precedenti MZ-80, che prevedevano anche nei modelli “base” almeno un registratore a cassette ed un video incorporati.
- il modello MZ-721 montava già di serie un registratore a cassette (lo Sharp MZ-1T01, funzionante a 1200 bits/sec.).
- il modello MZ-731 montava sullo chassis di fianco al registratore a cassette MZ-1T01, anche un piccolo plotter a colori (nero, blu, rosso e verde) capace di stampare 26, 40 od 80 caratteri per linea, la MZ-1P01.

Per ognuno di questi, opzionalmente all'utilizzo dello schermo televisivo tramite il modulatore RF incorporato, Sharp creò due monitor appositi acquistabili a parte, l'MZ-1D04, monocromatico ai fosfori verdi e l'MZ-1D05, a colori. 
Anche l'MZ-700 seguiva la filosofia di Sharp denominata del Clean Design (design pulito), che sanciva in pratica che la macchina non utilizzasse nè un sistema operativo nè un qualsiasi interprete di linguaggio di programmazione prestabilito, come era usanza nei personal computers contemporanei; la scarsa memoria ROM (soli 2K!) permetteva solo l'avviamento e sarebbe stato poi necessario caricare tramite cassetta l'inteprete prescelto (ed oltre a più di cinque versioni diverse di BASIC ne erano disponibili molti altri, tra PASCAL, FORTRAN, COMAL, FORTH, LISP etc.), facendo in modo che fosse l'utente a determinare quale software utilizzare, a seconda delle proprie necessità. 
Il processore utilizzato era l'allora diffusissimo Zilog Z80, che viaggiava ad una velocità di 3,5 Mhz ed era coadiuvato da 64K di RAM, ma dal punto di vista grafico, nonostante fosse il primo computer della Sharp ad avere grafica a colori (nello specifico 8) era ancora legato ai 40 caratteri per 25 linee ed ad una modalità grafica basata sulla riproduzione di caratteri speciali con una risoluzione di soli 80×50 pixel. 

Per l'MZ-700 venne adottatto un layout standard della tastiera, con i quattro tasti funzione definibili e le frecce direzionali separate dagli altri tasti e la barra spaziatrice larga, dopo che l'MZ-80K aveva creato notevoli problemi di digitazione per la forma e la dispozione poco razionale dei tasti nonchè per la scarsa ergonomicità. 
Erano disponibili, nonostante necessitassero di una scheda di interfaccia per collegarsi al computer che faceva lievitare il loro prezzo ad un costo superiore di quello del computer stesso, drives per i dischetti; i modelli prodotti da Sharp permettevano solo l'utilizzo di dischetti da 5.25'' dotati di una capacità di 320K ed erano disponibili con drive singolo (MZ-1F19) o doppio (MZ-1F02), ma alcune altre aziende crearono altri drives che permettevano l'utilizzo di dischetti di diverso formato (3.5”) e diversa capienza (dischetti da 5.25” che contenevano fino a 560K di dati).

Nel 1985 venne lanciato sul mercato l'ultimo modello della serie, l'MZ-780, che anticipava alcune caratteristiche della successiva serie MZ-800 che nello stesso anno soppiantò la MZ-700; era dotato di fabbrica dell'interfaccia che permetteva la visualizzazione di 80 caratteri di testo per linea, di un connettore Centronics, di un drive per dischetti (alternativo al registratore per cassette) da 2.8” ad accesso sequenziale e non ultimo il fatto di lavorare sotto una speciale versione del sistema operativo CP/M, chiamta P-CP/M.

23 agosto 2015

Compaq Portable III (dalla mia collezione)



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CPU: Intel 80286 a 12 Mhz
RAM: 640 KB. ROM: 16 KB
Monitor: 10" gas plasma, grafica: 640 x 200, testo: 40 o 80 caratteri x 25 linee
Porte: Video RGB, parallela, seriale, bus espansione
Memoria di massa: 1 floppy disk 5,25” 1,2 MB, Hard disk 20MB
Tastiera: 92 tasti, separata
Dimensione: 41 x 19 x 25 cm (LxPxA), Peso: 9 kg

Fonte: http://www.museotecnologicamente.it/compaq-portable-iii-1987/

Il Compaq Portable III viene commercializzato nel 1987, contemporaneamente in 12 paesi. Nonostante siano già presenti sul mercato dei computer portatili, funzionanti a batterie, la Compaq produce uno degli ultimi trasportabili, cioè un computer che può funzionare solo con la tensione di rete e non a batterie. Il design, studiato con grande attenzione per ridurre il peso e lo spazio mantenendo una buona visibilità, fa assumere ai trasportabili con schermo LCD una forma particolare, tale da essere soprannominati “lunch box”, più o meno “cestino da colazione”. Sono disponibili degli accessori opzionali, fra cui un modem a 1200 baud e uno chassis per eventuali schede di espansione.