21 settembre 2011

Sinclair QL (dalla mia collezione)

(ROM Minerva) in scatola originale + manuale italiano + software
+ monitor Prisma QL 14

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CPU: Motorola 68008, 7,5 MHz, architettura interna a 32 bit, bus dati a 8 bit
ROM: 64 KByte con Sinclair Super Basic
RAM: 128 KByte espandibile a 640 KByte
Video: 256 x 256 (8 colori), 512 x 256 (4 colori), testo: 40x25, 64x25, 84x25
Audio: 1 canale
Anno: 1985


Le informazioni seguenti sono prese da qui

Il Sinclair QL è un computer di fascia home/personal, nato negli anni ottanta dalla prolifica mente di Sir Clive Sinclair, il papà di numerosi computer assai popolari all'epoca, quali lo ZX 80, lo ZX 81, e lo Spectrum.
Il nome QL sta per Quantum Leap (che in inglese sta a significare sia "salto quantico", che "innovazione discreta" in un determinato ambito), e venne presentato nel febbraio 1984.

Caratteristiche

CPU: Microprocessore Motorola 68008 con architettura interna a 32 bit e bus dati a 8 bit, capace di indirizzare sul QL 1 MB di memoria (bus indirizzi a 20 bit).
CPU Clock Speed: 7,5 MHz
Microprocessori ausiliari:
Intel 8049, un microcontroller a 8 bit usato per gestire il suono, la scansione della tastiera e le due seriali RS232 in trasmissione.
ALU (unità aritmtetica e logica)
RAM: 128 kB, espandibili a 640.
ROM: 48 kB, espandibile con cartucce esterne.
Modalità grafiche: 512x256 a 4 colori, 256x256 a 8 colori. I colori erano definibili singolarmente per ogni punto e il sistema operativo era capace di miscelare i colori disponibili (dithering) colorando differentemente pixel contigui per simulare più sfumature.
Modalità testo: assente, il testo era visualizzato sempre in modalità grafica. In modalità 512x256 erano visualizzabili al massimo 25 righe da 85 caratteri. In modalità 256x256 erano visualizzabili al massimo 25 righe di 42 caratteri.
Suono: 1 canale monofonico su altoparlantino interno (gestito dal processore ausiliario Intel).
Tastiera: 65 tasti a membrana.
Porte Joystick: 2 (connettore fuori standard di tipo RJ-11)
Porte seriali: 2 tipo RS232
Memorie di massa: 2 ZX Microdrive da 100 kB ciascuno circa, Slot cartucce ROM
Porta di espansione con protocollo proprietario per moduli aggiuntivi.
Sistema operativo: QDOS (QL Disk Operative system) dotato di capacità multitasking preemptive, basato sul multithreading realizzato da Tony Tebby.
Versione OS definitiva perfettamente funzionante: 2.00FF (Finally Finished) mai rilasciata.
Linguaggio di programmazione disponibile di serie: Super Basic realizzato da Janet Jones.
Software in dotazione (realizzato da Psion): Abacus (foglio elettronico), Archive (database), Quill (word processor), Easel (business graphic).

Storia

Questo piccolo gioiello avrebbe meritato più spazio nella storia dell'informatica per le molte caratteristiche originali (ad esempio il SO multitasking preemptive), ma sfortunatamente nacque imperfetto e con un hardware decisamente spartano, nel momento in cui la concorrenza si stava spingendo assai oltre.
Il QL infatti era dotato di una tastiera a membrana al posto di quella meccanica solitamente adottata e di due microdrive incorporati con una capacità di soli 100 kB, nell'epoca in cui tutti i concorrenti si stavano orientando verso i più capienti e veloci floppy disk (Apple addirittura verso quelli da 3,5 pollici). La progettazione e l'utilizzo di queste periferiche, nell'ottica del risparmio sui costi, causarono però una scarsa affidabilità del sistema. Solamente più tardi venne commercializzata da terze parti una scheda di espansione con una porta parallela Centronics e una porta per floppy disk, che permise di collegare al QL delle periferiche più standard.
Presentato con un prezzo di soli 399 dollari, in anticipo sul completamento dell'OS, nel febbraio del 1984, per contrastare il lancio dell'Apple Macintosh, Clive Sinclair aveva puntato ad entrare nel mercato professionale (computer per ufficio di fascia bassa), ma ebbe una cattiva riuscita sul mercato, proprio a causa dei numerosi bug che affliggevano il sistema operativo QDOS e per la scarsa affidabilità dell'hardware. Il successo del Macintosh, l'avanzata degli IBM PC XT, l'arrivo sul mercato dei nuovi computer a 16 bit quali Atari ST e Amiga, fecero definitivamente naufragare il progetto.
Clive Sinclair, oberato da debiti e impegnato nel contemporaneo lancio di TV a schermo piatto e del futuristico triciclo C5, venne costretto a vendere la divisione computer della sua ditta ad Amstrad che abbandonò nel 1990 il QL in favore del ben più affermato e ancora vendibile ZX Spectrum.
Il Sinclair QL ha continuato a lungo ad essere apprezzato da numerosissimi estimatori, che hanno mantenuto vivo l'interesse verso questa piattaforma. Nel corso degli anni sono state prodotte nuove macchine, basate su processori fino al 68040, compatibili con il computer di casa Sinclair, e molte sono le espansioni al sistema, così come le correzioni al sistema operativo che sono state prodotte.

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