13 settembre 2011

Cambridge Z88 (dalla mia collezione)

+ espansione RAM 128K + PC-Link + valigetta e manuale originale


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CPU: CMOS Z80A, 3,2768 MHz, 8 bit
ROM: 128 KByte con sistema operativo OZ, BBC Basic e 5 applicazioni inlcuse
RAM: 32 KByte espandibile
Video: LCD 640x64 pixels di cui 104x8 a sx per il testo, 256x64 a dx per la grafica, 16x64 per le info
Audio: piccolo altoparlante per segnalazioni o allarmi
Anno: 1988

Le informazioni seguenti sono prese da qui

Lo Z88 fu costruito da Sir Clive Sinclair, lo stesso che inventò ZX80 e ZX81, dopo aver venduto la Sinclair alla Amstrad.
Era originale, innovativa, se non addirittura rivoluzionaria, ma ebbe pochissima fortuna perché Sir Sinclair veniva visto come uno “strambo inventore solitario” poco affidabile.

Lo Z88 era alimentato da 4 normali pile stilo, tipo AA, da 1,5 volt, con alcune ore di autonomia. Usava il proseccore Zilog Z80 a 3,28 MHz, aveva 128 Kb di ROM e 32 Kb di RAM ed era espandibile con RAM card ad inserimento tramite tre slot.

Il sistema operativo era in ROM, quindi l’accensione era istantanea.

In ROM c’era anche un set di applicazioni:

- word processor
- foglio di calcolo
- agenda
- calendario (con allarme a tempo per gli appuntamenti)
- orologio
- interprete Basic
- database
- terminale VT-52
- gestione files
- import-export files

aveva una porta seriale/parallela per il collegamento a modem o ad altri computer.
I file del word processor e del foglio di calcolo, ad esempio, erano compatibili con MS Word ed Excel. Scambiarli con un normale PC (ma anche con un Macintosh) era facilissimo. Grazie ad un apposito software, lo Z88 veniva visto dal PC come un normale drive esterno.

Lo Z88 non disponeva di un dispositivo interno di archiviazione dei dati, e questi venivano salvati su una cartuccia Eprom inserita in uno dei tre slot.
Ma in realtà lo Z88 era sempre acceso, e quello che si spengeva era solamente lo schermo. Si poteva spengere anche senza salvare il lavoro, ed all’accensione si trovava il documento sullo schermo esattamente come l’avevamo lasciato. L’unico momento nel quale si dovevano salvare su Eprom i files era quando si doveva sostituire le pile (ma c’era un minuto di tempo per farlo senza danni), se non si aveva l’alimentatore.

Sistema operativo ed applicazioni erano sempre in memoria, e quindi disponibili immediatamente.
Aveva le stesse dimensioni di un libro o di una rivista, e si poteva facilmente trasportare in una borsa per documenti od in una 24 ore.
La tastiera era composta da un unico foglio di gomma, nera, molto morbida, che non avendo fessure fra i tasti rendeva lo Z88 pressochè impermeabile. I tasti erano morbidi e scrivere, una volta presa la mano, era molto veloce e piacevole, nonchè assolutamente senza rumore.
Lo schermo era un LCD con 8 righe di testo, ma abbastanza visibile in ogni condizione di luce.

La grande autonomia, l’uso di pile standard, le dimensioni, la facilità d’uso, la velocità di accensione e di spengimento, ne facevano una macchina eccezionale quando ancora (era il 1988!) i portatili non esistevano ancora.

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