9 giugno 2012

Sega Mega Drive japan version (dalla mia collezione)

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Le informazioni seguenti sono prese da qui.

CPU: Motorola 68000 16 bit, 7,8 MHz + CPU Zilog Z80 4 MHz
ROM: 1 MByte
RAM: 64 KByte
Video: VDP (video display processor), 320 x 224 (NTSC), 64 colori
Audio:  CPU Z80, 4 MHz che controlla il PSG (Programmable Sound Generator, un chip TI 76489) e un chip FM Yamaha YM 2612. 6 canali stereo
Anno: 1988

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l'attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.
Quando uscì il Super Nintendo, circa un anno e mezzo dopo, il Mega Drive iniziò un lento declino di popolarità, pur mantenendo una solida base di utenti in alcuni paesi. Infatti, nonostante il Super Nintendo avesse indiscutibilmente un hardware migliore, il parco giochi del Megadrive era molto vasto e di ottima qualità.
Inoltre, il Super Nintendo aveva una grave limitazione: la CPU, seppur affiancata da potentissimi coprocessori che la liberavano dai compiti relativi a grafica e sonoro, era pur sempre inferiore, e tanto, rispetto al Motorola 68000 della macchina rivale. Molti giochi per Super NES erano pieni di rallentamenti, al punto che alcune cartucce furono dotate di vere CPU che dessero una mano al processore principale della console. Ovviamente, ciò influì sui prezzi.
In seguito il Mega Drive divenne il secondo sistema dotato di lettore CD-ROM esterno (Mega CD) che aggiungeva non solo una maggior capacità di memorizzazione ma anche potenza di calcolo al sistema, permettendo di avere velocità maggiori, grafica più accurata e, naturalmente, colonne sonore di qualità CD. Al dicembre 1995 erano state vendute negli Stati Uniti circa 16 milioni di unità a coronamento di uno dei prodotti di maggior successo di casa Sega.


Giochi


Il Mega Drive è famoso per la serie di "Sonic the Hedgehog" (Sonic 1, 2, 3 e "Sonic & Knuckles"), gioco di piattaforma a scorrimento laterale e velocità ultrafrenetica. Inoltre la piattaforma di casa Sega è nota anche per l'abbondanza di simulazioni sportive; è opinione quasi unanime che le migliori siano quelle prodotte dalla Electronic Arts.
I giochi di ruolo (RPG) non sono numerosi e molte sono cartucce giapponesi che non sono mai state tradotte, tuttavia i titoli delle serie "Phantasy Star" e "Shining" ("Shining in the Darkness", "Shining Force" 1 & 2) sono considerati i migliori RPG di tutte le console a 16-bit.
Apprezzatissima anche la serie "Shinobi", gioco ninja di Sega che comparve per la prima volta in sala giochi nel 1987 e che vide luce su Mega Drive dal 1989 con "The Revenge of Shinobi" e a seguire "Shadow Dancer" (1990) e "Shinobi III" (1993).
Un'altra serie molto amata fu quella dei picchiaduro a scorrimento "Streets of Rage" (1991-1994), che diventò presto uno dei cavalli di battaglia del marchio Sega.
In generale comunque proprio la ricca offerta di giochi è stato uno dei fattori determinanti per il successo della console.
Per il 32X non sono mai usciti giochi eccezionali: fra quelli di qualità discreta invece sono da ricordare le conversioni di vecchi arcade come "Space Harrier" e "Afterburner" (pressoché perfette, ma i giochi erano superati), "Virtua Racing Deluxe", che fu in effetti il miglior gioco di guida disponibile in quel periodo e lo stesso Virtua Fighter che era più giocabile (ma meno dettagliato) della versione per Saturn. "Chaotix" è un buon platform derivato da Sonic.

Accessori

Il più famoso accessorio per il Mega Drive è stato il Sega Mega CD. Sebbene i valori di trasferimento dati e tempo di accesso fossero quelli tipici di un lettore a velocità 1x, il Sega-CD raddoppiava la RAM disponibile del Megadrive e introduceva un processore aggiuntivo per l'audio e un chip dedicato all'hardware scaling e alla rotazione, effetti simili al famoso Mode 7 del Super Nintendo.
Fra le ragioni del disappunto generato dalla nuova macchina va ricordato che non aggiungeva un maggior numero di colori ai giochi, che il lettore CD era a velocità 1X e nei primi modelli il carrello era di bassa qualità e talvolta malfunzionante. Nei modelli Sega Mega CD 2 e CD X, fortunatamente, il problema fu risolto. Il problema più grosso era che diversi giochi furono conversioni del codice per Megadrive con pochissime aggiunte; inoltre molti CD furono riempiti con scene in Full Motion Video di qualità scadente.
Non furono prodotte periferiche specifiche per il Sega Mega CD e probabilmente nessun gioco su CD sfruttò mai il Menacer o l'Activator.
L'espansione 32X fu la risposta della Sega alla diffusione dei primi sistemi a 32 e 64 bit, avvenuta nel 1994. Le sue caratteristiche erano estremamente modeste se paragonate a quelle dei sistemi completamente basati sui 32-bit (come lo stesso Saturn) e conseguentemente le vendite furono piuttosto scarse; la produzione di 32X durò solo qualche mese e costò alla Sega la perdita di forti quote di mercato a favore di Nintendo e successivamente di Sony.
Il Power Base Converter consentiva l'utilizzo sul Mega Drive delle cartucce gioco per Sega Master System, bypassando l'uso del Motorola 68000 e usando direttamente il processore audio Z80 per gestire il codice originale per Master System. A suo tempo ci furono anche voci di un convertitore di cartucce per Game Gear ma tale periferica non oltrepassò mai lo stadio di prototipo.
Il Mega Mouse fu prodotto in contemporanea con il mouse per lo SNES e solo un titolo lo supportò (Art Attack, un programma di disegno).
L'Activator fu un tentativo della SEGA di creare un'interfaccia di realtà virtuale per il Mega Drive. Era costituito da un pezzo di plastica piatto di forma ottagonale con dei cavi che traducevano il movimento del giocatore (che stava in piedi all'interno) in impulsi per i giochi. Il controllo era goffo e impreciso e bastava qualche minuto di gioco per far salire la frustrazione e convincere l'utilizzatore a sedersi e a dotarsi di un normale gamepad.


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